Qual è la postura corretta per chi lavora in ufficio (e non solo)?

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Qual è la postura corretta per chi lavora in ufficio (e non solo)?

La postura, dal punto di vista medico, è l’insieme delle modalità con le quali il nostro corpo opera nello spazio in modo dinamico e statico, a partire dalla percezione. 

A determinare la nostra postura, da seduti, mentre si cammina o semplicemente quando si sta fermi in piedi, vi è una grande varietà di fattori.

Ci sono fattori legati alla fisiologia e all’anatomia specifica di ognuno di noi, ma ci sono anche fattori derivanti dal nostro vissuto, ovvero dalle modalità con cui affrontiamo attività quotidiane quali il lavoro, la camminata, la guida, la pratica sportiva.

Infine anche le modalità con cui il nostro organismo ha reagito a traumi più o meno gravi possono svolgere un ruolo, così come la gestione dello stress e della fatica.

La vita sedentaria in ufficio potrebbe sembrare, sulle prime, un tipo di attività lavorativa non particolarmente a rischio di traumi, ma è vero il contrario: una postura scorretta reiterata a lungo nelle più comuni attività di ufficio può generare sintomi dolorosi e problemi anche gravi.

La postura corretta

Cominciamo con il chiederci quale sia, dunque, la postura corretta da assumere in ufficio, alla scrivania, soprattutto quando si è davanti al pc.

Postura corretta alla scrivania

Partiamo dalla seduta: la postura corretta da seduti, che spesso deve essere mantenuta per diverse ore al giorno, implica l’uso di una sedia che, innanzitutto, deve avere sufficiente spazio e adeguata inclinazione, perché i glutei siano sostenuti e le cosce possano stare comodamente in posizione orizzontalefacendo sì che i piedi giungano a toccare terra senza sforzo.

Lo schienale deve dare sostegno per garantire una postura corretta della schiena, evitando che assuma un’inclinazione diversa da quella naturale, quindi non troppo reclinata, né inclinata in avanti.

Se lo stare alla scrivanie implica lunghe e frequenti letture di libri o documenti, come nel caso dello studio liceale o universitario, questi devono essere collocati in posizione sopraelevata, meglio se all’altezza degli occhi, in modo da non essere costretti a incurvarsi in avanti per leggere.

La postura corretta per scrivere, invece, comporta il poter tenere gli avambracci in posizione orizzontale e rilassata, ben appoggiati al piano della scrivania, sempre senza piegare la schiena in avanti.

Postura corretta al PC

Le attività lavorative d’ufficio implicano quasi sempre l’uso del PC, sia fisso sia portatile, o di tablet. Ciò può portare a dolori cervicali e contratture nella zona del collo, delle spalle e della schiena, dovute all’utilizzo ergonomicamente scorretto di device tecnologici.

La postura corretta al computer, soprattutto se per tempo prolungato, prevede il posizionamento dello schermo all’altezza degli occhi, a non meno di 50 e non più di 70 centimetri di distanza, in modo da non costringere collo e schiena a innaturali inclinazioni e allungamenti.

Inoltre, l’utilizzo del mouse o del trackpad deve avvenire con gli avambracci ben appoggiati alla scrivania, in posizione orizzontale e rilassata.

Postura corretta in piedi

Molte attività lavorative costringono a stare in piedi per un tempo prolungato. La postura corretta quando dobbiamo stare in piedi è quella che permette di scaricare correttamente il peso del corpo sulle gambe e non sulla colonna vertebrale.

Per far sì che ciò accada, è necessario assicurarsi di distribuire il peso su entrambe le gambe, tenendole leggermente divaricate, con la schiena dritta, ben allineata in posizione verticale.

Se l’attività da svolgere in piedi prevede anche un piano di lavoro, è fondamentale che il piano si trovi a un’altezza tale da poter appoggiare gli avambracci in posizione orizzontale e rilassata e poter lavorare senza essere costretti a incurvare la schiena in avanti.

Bene, queste sono tutte le accortezze da avere, per una postura ottimale ed evitare futuri dolori osteoarticolari. 

Lo so, sembrano tantissime, ma in realtà è più facile a farsi che a dirsi!

Provaci e sono sicuro che, nel tempo, noterai la differenza.

Fabrizio Minnozzi – Personal Trainer

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